venerdì 14 dicembre 2007

Criptozoologia : Recensione

Non molto tempo fa, rovistando nella sezione "Criptozoology" di una libreria fornitissima, ho trovato, acquistato e divorato in una sola notte "Bigfoot!The true Story of Apes in America", di Loren Coleman (in lingua originale). Sorvolando su alcune leggerezze e ingenuità dell'autore,sono rimasto particolarmente soddisfatto dall'intervista a Roger Patterson e Robert Gimlin, che forniscono un resoconto davvero immersivo e ricco di particolari del loro incontro con il Bigfoot. Ho inoltre apprezzato lo sforzo di Coleman, frutto di decenni di studi e ricerche appassionate, di dare un resoconto a 360 gradi del fenomeno Bigfoot. Il libro, infatti, include una sezione dedicata alle storie, al folklore, alle leggende e al rapporto dei Nativi Americani con questa creatura, per poi divagare sull'origine -scaturita da un equivoco nella traduzione dalla lingua Sherpa -dell'espressione"abominevole uomo delle nevi" . Tra gli altri argomenti, Coleman si sofferma sull' Homo pongoides esaminato da Sanderson e Heuvelmans e ci fornisce anche un elenco dei luoghi dove i Bigfoot sono stati avvistati con più frequenza. Come nota davvero dolente, ho trovato quantomeno risibile il capitolo riguardante le abitudini sessuali del Bigfoot (pensare a questa creatura sfuggente che si accoppia con una mucca, o leggere la descrizione -secondo un altro avvistamento- della sua "massive erection" mi ha lasciato perplesso).Il volume, dopo aver fornito numerose testimonianze di avvistamenti, ritrovamenti di tracce, racconti di rapimenti da parte della creatura villosa e formulazioni di teorie(perfino quella che mette in relazione Bigfoot e UFO), si conclude con uno spunto alla riflessione e dà una sua risposta -condivisibile o no- alle "three big questions" : 1) Se il Bigfoot è reale, perchè nessuno ha mai trovato un bigfoot morto? ; 2) Il Bigfoot è umano o possiamo considerarlo una scimmia? ; per finire con l'ultimo, più controverso interrogativo : 3) Se avessimo l'opportunità di imbatterci in un esemplare di Bigfoot, dovremmo abbatterlo per ottenere un'evidenza della sua esistenza?
In conclusione, se ne avete l'opportunità e se non l'avete già letto, vi consiglio di procurarvi una copia di "Bigfoot! The True Story of Apes in America",di Loren Coleman.Troverete un bel pò di castronerie e pareri discutibili, miscelati a particolari curiosi e non privi d'interesse. Se non altro, dopo la lettura, avrete l'effetto collaterale di voler partire per la California per esplorare Bluff Creek.

venerdì 30 novembre 2007

Storia di Due

Passeggiavano mano per la mano nei freddi giardini d'Ognigiorno.
Volsero lo sguardo verso il fondo del dirupo e Lo videro. Era immenso e senza fine.
" E' bellissimo ! " disse lei.
Lui la guardò negli occhi e ricambio il suo sorriso. " Sembra caldo ! " esclamò poi sorpreso.
Scavalcarono il recinto e si gettarono nell'Amore, lanciando per aria i loro vestiti invernali.
Nessuno li vide più nei giardini. La gente badava solo a coprirsi e ben presto si scordò di loro.

giovedì 8 novembre 2007

Un Ricordo d'Inverno

Arriva prima di tutti nel pomeriggio, guidando una cigolante camionetta d’altri tempi.
Poi, con un rituale antico e sempre uguale, prepara la sua bancarella sistemandone con cura ogni elemento. “Tutto pronto anche per oggi”si dice tra sé, e il vecchio che vende le caldarroste tira su il bavero della sua giacchetta e si strofina le mani per il freddo.
Nel frattempo, qualcuno tra la gente del paese ha già cominciato a passeggiare, sono tutti avvolti nei loro lunghi cappotti invernali. Il vecchio li guarda passare davanti a lui per un po’, quindi prende una manciata di castagne dal fuoco e la pone gentilmente sopra il banco, spargendoci su del sale.
Un bimbo, da una panchina, ha notato la nube di fumo che sale dal suo calderone e ha iniziato ad occhi aperti a fantasticare, osservandola cambiare forma mille volte con il vento. E’ un mostro possente, poi un’astronave, adesso un vascello spettrale.
Il venditore di castagne, intanto, ha sceso uno sgabello dalla camionetta e ci si è seduto su stancamente, per alleviare un po’ l’attesa.
Di fronte, la gente continua a passare. E, ogni tanto, qualcuno che il vecchio non riconosce lo saluta, facendo un cenno con il capo o con la mano. Sono troppe le facce che cambiano, ogni stagione. Non c’è più la gente che lui conosceva. Anni fa, qualche amico si fermava sempre a giocare un po’ a carte , o ad offrirgli un sigaro per parlare di come girava il mondo. “Forse perché allora non faceva così tanto freddo” pensa l’uomo avvicinandosi di più al fuoco.
Una signora elegante, attaccata al suo telefonino, si avvicina ed acquista in tutta fretta una busta di caldarroste, poi scappa via. Chissà dove.
E’ buio, ormai. Si accendono i lampioni con una magia sempre nuova, che il vecchio non si stanca mai di contemplare.
L’uomo delle caldarroste siede ed aspetta ancora, aggiungendo di tanto in tanto qualche castagna in quel calderone, che poi è tutta la sua vita.
Verso la fine del pomeriggio, quando dal cielo comincia a cadere qualche goccia di pioggia, una giovane coppia si ferma per comprare un po’ delle sue castagne calde e l’uomo li serve premurosamente, sorridendo ancora quando loro sono già lontani.
Il vento, adesso, inizia a soffiare più forte scuotendo gli alberi e le piante nelle aiuole.
Il venditore conta e riconta i soldi appena guadagnati e attende ancora un po’, dietro la sua bancarella, fin quando le persone svuotano la piazza del tutto, per rifugiarsi nel tepore delle loro abitazioni.
Lassù, le nuvole minacciano un temporale, ed il vecchio lo sa. Così, religiosamente, rimette a posto ogni sua cosa e si concede una sigaretta, perso chissà in quali pensieri. Dopo, ricontrolla pazientemente che tutto sia al posto giusto, dà l’ultima occhiata alla piazza e sparisce via come ogni altra sera. Senza che nessuno se ne accorga davvero.
A bordo della sua lenta camionetta, a metà strada, pensa a quella coppia di fidanzatini e si ricorda di un giorno di tanti anni fa, quando aveva conosciuto la sua Anna e se ne era innamorato. E il vecchio, tornando a casa, si sente felice.

E con quel sorriso sereno, una di queste fredde sere di Febbraio, senza nessun avviso o alcun rimpianto, l’uomo che vende le caldarroste si arrenderà all’inverno e si addormenterà dolcemente. Inevitabilmente. Chiuderà gli occhi stanchi, stringendo in pugno una delle sue castagne, e andrà lontano. Lasciando un vuoto nella piazza e nei ricordi di qualcuno.

lunedì 29 ottobre 2007

Una Spaventosa Storia di Halloween

Se quel rincoglionito dello Zio Sam mi chiedesse di selezionare un solo ed unico elemento per amare l'America, senza dubbio sceglierei la possibilità infinita di comprare impensabili stronzate. Non sto certo ad elencarvi le innumerevoli assurdità che riempiono gli scaffali dei supermercati, dei centri commerciali o, in particolare, dei negozi specializzati. Ma voglio almeno spiegarvi, zippatamente, cosa succede nella foto che imbarazzerà mia moglie e qualche dirigente della Simmenthal nelle decadi a venire. Qui, da dove vi scrivo, siamo nel bel mezzo di Halloween e, inevitabilmente, qualcuno dei miei friends mi ha invitato a cazzeggiare in allegria ad una delle sue feste. Dal momento dell'invito, ho sentito prima uno strano prurito alla nuca e poi qualcuno o qualcosa chiamarmi da lontano. Per giorni e notti ho percepito il suo ipnotico richiamo, che mi faceva sudare freddo e puzzare anche un pò. Poi, alla fine di uno stato di trance indottomi dallo spirito di John Wayne, ho misticamente compreso che io, all'età di 32 anni, ero il Prescelto della Prateria. Accompagnato dalla mia paziente consorte, sono corso a rotta di collo allo shop "Party City" e, piangendo convulsamente per la gioia della scoperta, mi sono inginocchiato per reggerlo tra le mani tremanti : era il Ridicolo Costume del Cowboy Imbecille. Gonfiato a profusione da una maestosa ventola interna perennemente in azione, il corpo della bestia si incastonava perfettamente con il mio, donandomi 2 aggraziatissime gambette aerodinamiche, mentre le mie divenivano zampone possenti e pronte al rodeo. Quella sera al negozio, mia moglie Christina-atterrita-mi guardò disperatamente (forse intuendo il suo destino) e mi disse con sincerità : "Quest'anno potrei vestirmi da Pocahontas". Quello che poi le successe echeggia ancora nel buio notturno della sconfinata prateria.

mercoledì 24 ottobre 2007

Comunicazione di Servizio

Indicazioni:

1) Leggete questa comunicazione.
2) Smaterializzatevi.
3) Materializzatevi alla fine della pagina web, esattamente dove si trova quel blocco di ciarpame contenente il logo MT, il contatore utenti, ecc.
4) Rileggete il punto 3 più volte, fin quando non l'avrete assimilato.
5) Dopo interminabili attimi di nervosa ricerca, esclamate "Puffurrah !!" alla visione della nuova scritta "Lascia un Messaggio".
6) Cliccate su "View Guestbook" se volete leggere i messaggi veloci inviati dagli utenti, oppure scegliete "Sign Guestbook" se avete voglia di scrivere qualcosa, che magari non c'entra niente con i posts del blog.
7) Memorizzate scrupolosamente la delicata procedura, per ulteriori accessi alla nuova sezione di "Marco Talotta's World".

lunedì 22 ottobre 2007

Lo Strano Destino del Dottor John Assuntina Von Ferdinand

Questa immagine, ancora in mano alle autorità , è l'ultima foto scattata al premio Nobel Dr. John Assuntina Von Ferdinand, deceduto recentemente in un tragico e goffo incidente. Dopo la sua ultima, illuminante invenzione del catetere wireless, si erano definitivamente perse le tracce dell'effeminato ed eccentrico scienzato, biologo, speleologo, proctologo, famoso anche come collezionista di poderosi equini purosangue. Ma il suo servile e morboso aiutante, Giannone il Golosone, in un atto di amore per il defunto padrone, ha alla fine reso pubblico il suddetto scatto ,che era segretamente in suo possesso. Con la foto, il Golosone ha scelto d' inviare una patetica letterina dal tono orrendamente mieloso, che spiega quanto accaduto al disgraziato Von Ferdinand. Dopo la sua ultima invenzione, rivela Giannone tra le lacrime, il professore aveva ricevuto numerosissime minacce dai produttori di cateteri tradizionali, oltre che da orde d'incazzatissimi vecchietti masochisti. Spinto dalle enormi pressioni e speranzoso di nascondere la sua evidente e molesta zoofilia, John Assuntina Von Ferdinand aveva elaborato un suo deviante piano per sfuggire ai pericoli del mondo esterno. Scortato dal villoso Giannone, si era trasferito in una spelonca per attuare un gesto estremo quanto coraggioso(anche se alcuni maligni lo considerano solo come una sua perversa luna di miele con il brutale aiutante). Il dottore, tramite complessi macchinari partoriti dal suo stesso ingegno, si era fatto astutamente ridurre in uno stato d'animazione sospesa. Il fine era quello di simulare la sua morte,durante un'escursione speleologica, e di renderla subito pubblica alla stampa, per poi tornare a vivere indisturbato e leggiadro nel centennio a venire. Il pomeriggio dopo l'operazione, come direbbe Hemingway, il dottore sognava i cavalli. Ma ironicamente, in un gozzoviglioso pic-nic a pochi metri da quella caverna, si trovavano a banchettare alcuni dei suoi migliori, affezionatissimi amici. E scoprendo Giannone il Golosone da solo nella caverna con il corpo esanime di John Assuntina, lo avevano prontamente stordito mediante violentissimi colpi di stalattiti. Colti da un'impeto di lealtà fraterna, si erano poi affrettati a chiamare un medico specializzato per effettuare l'autopsia sullo scienziato, in modo da stabilire al più presto le cause di quella che credevano una tragica fatalità. Il resto sta scritto sui giornali, che da settimane non fanno che parlare di sogni d'innocenza e del destino. Lo strano destino del Dottor John Assuntina Von Ferdinand.

lunedì 15 ottobre 2007

Effetto Trendy Post-Operatorio

E dal silenzioso oblio mi ritrasporto in prima pagina, per comunicarvi che mio padre ...(rullo di tamburi-grida laceranti di donne in apprensione-polka eseguita al momento sbagliato dal suonatore ubriaco)...è entrato nella fase di riabilitazione. Di bypass bionici, alla fine, ce ne sono voluti 6. E la sua mal ridotta valvola mitralica adesso è una ben ridotta valvola mitralica. Se tutto va bene, tra poco più di una settimana potrà uscire dalla sua tetra prigione ospedaliera e tornare a seminare il panico nella ridente cittadina Milazzese. Inoltre, secondo voci di corridoio molto attendibili, il non-paziente Mr.Talotta, dopo l'operazione, oltre ad aver acquisito maggior poderosità/temibilità, è diventato sinistramente capriccioso ed esigente. Mi dicono che abbia richiesto con insistenza di mangiare, invece dei tanto raccomandati omogenizzati, un gigantesco babà grondante rhum (alla fine ottenuto) e che preferisca il the del distributore automatico a quello fornito dalla zelante infermiera. Il prossimo passo sarà la pretesa di un letto ad acqua dolce, che si abbini al colore del suo nuovo pigiama di tessuto extraterrestre. La domanda che vi pongo è la seguente: sarà stato il petto appena depilato ad aver innescato la sua trasformazione in sofisticato fighetto ?

lunedì 1 ottobre 2007

Fate il tifo per lui

In questo momento, molto lontano dalla scrivania americana che regge il mio portatile, il mago nella foto sta affrontando una delle sue sfide.
In un ospedale di Catania, da giorni aspetta di essere operato al cuore. Era andato lì perchè, come il medico aveva detto, dovevano solo rimettergli a posto la valvola mitralica. Due giorni fa, però, hanno scoperto che per fare andare avanti quel cuore servono anche 4 bypass. So che non è grave, conosco bene quanto lui sia forte(invito chiunque a stringergli la mano per 3 secondi, senza invocare pietà) e sento pure che non dovrei preoccuparmi più di tanto. Il fatto è che, per esperienza personale, so quanto debilitante e deprimente sia la permanenza in corsia (per non parlare della riabilitazione). Tuttora, poi, nessuno immagina neanche quando sarà il giorno dell'intervento, rendendo quest'attesa davvero snervante. La mia unica certezza, in questo momento, è che mia madre, sua moglie ed unica accompagnatrice, riuscirà a vegliare su di lui come solo lei
sa fare. Sono sicuro, anche, che tutti voi farete il tifo per il Signor Talotta, il mio babbo e il vostro amico di sempre
. E alla fine, come dice sempre il mago in questione durante le nostre telefonate, è meglio pensare già al biglietto che ha comprato ansiosamente quest'Estate. Il biglietto per venirmi a trovare qui a Washington e trascorrere insieme questo Natale.

mercoledì 19 settembre 2007

La Marina di Milazzo

Oggi, chiudendo gli occhi, ho visto il lungomare di tutta una vita. Oggi, in quel buio, ho ritrovato la Marina piena di coriandoli, quando è Carnevale.
La Marina dei bambini che camminano sulla banchina, tenuti per mano.
La Marina dei vecchi, che siedono in pace.
La Marina dei colombi che mangiano il pane.
La Marina dello stesso uomo che vende sempre gli stessi palloni.

La Marina di ogni pomeriggio, dopo aver finito i compiti.
La Marina degli incontri.
La Marina di quando sei giovane e pensi che il mondo stia tutto lì.
La Marina in bicicletta, senza pensieri.
La Marina del primo bacio.
La Marina al mattino, quando a scuola non ci sei andato.
La Marina di quando tutti scappano sotto gli alberi, perché piove.
La Marina d’Estate, piena di mille voci e rumori.
La Marina in festa con le bancarelle, la musica e i torroni.
La Marina che si svuota a Settembre, quando iniziano le scuole.
La Marina alla sera, che ti chiama mentre sei ancora a casa.
La Marina del Sabato, prima di andare in pizzeria.
La Marina del mare in tempesta, con le onde che toccano i lampioni.
La Marina di quando cresci e ci trovi sempre la malinconia.
La Marina che ti porta spesso fino alle barche dei pescatori.
La Marina che odora forte del mare.
La Marina dei cani che riposano stanchi nelle aiuole.
La Marina di chi non sa più cosa fare e passeggia, forse per non pensare.
La Marina di quando vedi un bambino camminare sulla banchina, tenuto per mano, e pensi che una volta quel bimbo eri tu.
Oggi, da un Paese lontano, ho visto la Marina che ogni giorno è là, come fosse una persona gentile che ti aspetta sempre, con animo discreto. E nelle orecchie ho ancora il battito leggero del suo cuore mite e paziente. Un cuore grande fatto di alberi, silenzio e vecchi mattoni rossi.

venerdì 14 settembre 2007

La Mia Famiglia

C’è qualcosa che il tempo e lo spazio non potranno mai cambiare. Un prodigio che le cose del mondo lasceranno sempre intatto nella sua inesplicabile magia.
La mia Famiglia è un mistero infinitamente bello che sfugge via da ogni regola o paragone. E’ un legame vero che splende in faccia all’altra gente lasciandola abbagliata. E’ la luce di qualcuno che mi ha cresciuto con bontà immensa e amore sincero. Che mi ha donato tutto ciò che aveva senza esitare, gettandosi contro qualunque cosa potesse farmi del male. Sono loro l’onestà che la gente trova nei miei occhi, devo a loro tutti i miei sorrisi o i miei successi.
Ricordo spesso tutte le giornate al mare con la pasta al forno e le pesche, come se quegli attimi fossero ancora lì a galleggiare dentro un sogno. E le mille avventure felici del campeggio. O i viaggi a Messina tutti insieme, solo per comprare le scarpe nuove o i giubbotti per l’Inverno che arrivava. E spesso tra tante fatiche e sacrifici, facendomi contento anche quando le tasche dicevano di no.
Poi vedo Mamma che mi accompagna a Roma e segue ogni mio passo vegliando su di me. Un attimo e mi torna in mente pure l’immagine di Papà, che mi dà conforto e passa la notte sulla sedia di un ospedale, guarda me sdraiato nel letto ed io ritrovo la forza ed il coraggio per non arrendermi. Ecco che brillano forte anche tutti i momenti che ho condiviso con mio Fratello, la complicità della nostra grande amicizia. Il nostro essere diversi dagli altri perché veramente speciali, o forse pazzi.
Troppe cose a cui pensare, tante le memorie di allegria che dureranno per sempre. E prima che questa penna, che adesso scrive da oltreoceano, si fermi, sento di voler dare uno sguardo anche al futuro davanti a noi. Chiudo gli occhi e mi vedo a passeggiare con loro in Marina. E’ una bella giornata di sole e siamo uniti, come lo siamo sempre stati. Uniti e felici.
Ho scritto questa pagina per poi appenderla al muro. Meglio di un dipinto e più preziosa di un ornamento. Perché queste righe sono il respiro della nostra vita insieme. Di quella che c’è stata e di quella che verrà.
La vita straordinaria di Aldo, Maria, Marco e Claudio. La nostra Famiglia.

martedì 4 settembre 2007

I Veri Eroi

Sono eroi. E non hanno bisogno di un segnale per trovarsi o di frasi eleganti per stupire. Loro non hanno età e ridono in faccia al destino e a tutto il resto. Mille avventure, nel tempo, non li hanno mai stancati. Niente li ha fermati e sono sempre lì, pronti come il primo giorno. Come tutti i pomeriggi e le sere che hanno inventato il loro mondo insieme, mentre tutt'intorno l'altra gente e gli eventi cambiavano in fretta, per seguire i binari. Ma loro su quel treno non ci sono mai saliti. E nessuno saprà mai dove finiranno per arrivare. Forse, pensandoci, neanche loro lo sanno davvero. Ma va bene così, si dicono sottovoce. In fondo, gli eroi, la loro strada se la costruiscono da soli.

mercoledì 29 agosto 2007

mercoledì 8 agosto 2007

lunedì 23 luglio 2007

Liberatelo!

Liberatelo! Se avete un briciolo di amore e 100 grammi di fratellanza cosmica dentro di voi, aiutateci a restituirgli la libertà! Quest'uomo irsuto, fino a 6 anni fa, scorrazzava nudo e indisturbato nella prateria, cibandosi di foglie di tamarindo ed escrementi di cinghiale, bilanciando l'intero ecosistema mediante un poderoso grugnito, che serviva da mònito a tutte le creature per fare la cosa giusta. Adesso, il selvaggio pelosone è stato ingannato da una persona tanto-tanto cattivona, che lo ha catturato servendosi di finte foglie di tamarindo e falsi escrementi di cinghiale artificiale, per poi vestirlo e depilarlo con scorrettezza estetica. Così, da svariate stagioni, l'essere primitivo si è fuso in simbiosi con la carcassa di una vecchia Ford Fiesta, ricavandone protezione e tenuta in curva, ma gli è stato proibito, mediante un crudele bendaggio, l'uso del maestoso grugnito. Proprio a causa della mancanza della sua disarticolata cacofonia intimidatoria, l'equilibrio naturale del nostro mondo comincia a sgretolarsi irrimediabilmente. In particolare, una troupe di scienziati è riuscita a filmare un gruppetto di scoiattolini giocherelloni che assaltavano l'orso furiosone e, non di meno, un banco di salmoni mentre saltavano nelle finestre di un'abitazione, per cercare qualche fetta di pane con Spuntì al prosciutto cotto. Prima che sia troppo tardi, vi chiediamo da questo blog di passare all'azione, di scovare e punire con sputi e ingiurie scorrette la persona malefica che lo tiene in prigionia e, infine, di rilasciare il rude prigioniero infelice. La vallata ha bisogno di lui. La vallata ha bisogno di voi. La vallata ha bisogno di qualunque altro pronome personale.

sabato 21 luglio 2007

Stagioni Che Si Susseguono

10 giorni passati a Milazzo. 10 giorni per farmi assorbire dalla Sicilia, lasciandomi cullare dal suo ritmo lento che suona come le onde del mare di Ponente. Sembra quasi che la mia casetta sulla spiaggia voglia rimproverarmi per averla abbandonata per tutto l'Inverno. Apro i suoi cassetti e ritrovo mille oggetti che mi riportano indietro nel tempo, con una magia che fatico a comprendere. Mi soffermo un pò a sfogliare dei vecchi fumetti e, piacevolmente, mi sembra ancora di essere il ragazzino che li aveva comprati e vissuti con il cuore tanti anni fa. Ma in fondo, cosa è cambiato da allora? Forse solo le facce nuove che incontro quando passeggio in Marina, forse qualche negozio che ha chiuso e qualcun altro che ha appena aperto, tentando l'impresa. Ma il mare che vedo giù dalla Panoramica è sempre lo stesso. I pescatori di Vaccarella non hanno mai smesso di pescare. La gente mangia, invade le strade, passeggia e dorme sempre alla stessa ora. E i vecchi, seduti tutto il giorno su una sedia, sono ancora lì a guardarmi dai loro marciapiedi. Ma io, 32enne sposato e trasferito lontano-lontano, dove nessuno parla la mia lingua o fa i miei stessi pensieri, adesso chi sono? Neanche un attimo e la risposta vien fuori in maniera inaspettata, ma gentilmente. Marco è ancora quel ragazzino con gli occhiali che correva all'edicola, col cuore in mano, per scoprire cosa sarebbe successo al suo eroe dei fumetti. Il resto, alla fine, è solo una questione di stagioni che si susseguono.

venerdì 6 luglio 2007

Il Ritorno

Stanco più di un malaticcio cricetino costretto a correre dentro una ruota appesantita da uno scienziato sadico ma felice, eccomi tornato dalle incredibili, avventurose, ondose, delfinose, granchiose, aquilonose,surfose, sorprendenti ferie americane. Nella quiete e la frescura di un appartamento con condizionatore sparato a manetta in maniera irresponsabile (giusto per capire fino a che temperatura è possibile aprire i polmoni per respirare), mi rendo conto all’improvviso che mancano solo 2 giorni al mio compleanno. 32 anni! ,penso tra me imprecando e nascondendomi spaesato in un angolo, impaurito e confuso come quando Remì scoprì che il nonno usava una barba finta, fatta con migliaia dei peli più pregiati della scimmietta, la quale poi-inspiegabilmente-si ammalò di polmonite e perì nell’episodio più infame. 32 anni e ancora non ho visitato l’interno di un’astronave aliena (che io mi ricordi), nuotato in stile farfalla nelle fogne di Tonnarella, ucciso a puzziche e frontini il mio peggiore nemico, ucciso a puzziche e frontini il mio migliore amico, o viaggiato nel tempo dicendo a tutti che ero il messia! Dove andrò a finire?-panico e disappunto-dove ciolla andrò mai a finire?? Ok-calma e controllo dello sfintere ritrovati-, mi comunicano da dietro il sipario del blog che, tra 4 giorni, andrò a finire nella mia Sicilia.E, come inizio di vecchiaia, non fa poi tanto male.

giovedì 21 giugno 2007

Tempo di Ferie


Domani, venerdì, andrò al lavoro per l'ultima maledetta volta. E da sabato inizia la mia personale, agognatissima Estate: una settimana sulle spiagge del North Carolina con tutta la mia famiglia americana(vivremo nel cottage nella foto) e poi decollerò supersonicamente verso Milazzo, per riassorbire la vera essenza selvaggia di Marco Talotta, godermi i miei genitori e zalleggiare con la mia gente in allegria. Non sorprendetevi, quindi, se trascurerò il blog per almeno i 7 giorni della vacanza statunitense. Sarò intento a studiare gli anomali usi balneari della zona e, molto probabilmente, a sfuggire dalla morsa di qualche squalo bianco, che troverà molto esotico il gusto delle mie chiappette siciliane. A presto!!

domenica 17 giugno 2007

Indovina Chi Si E' Spento d'Aviaria

Dopo il successo ottenuto dalla serie"Indovina chi ha avuto la colica renale sul treno, mentre c'era il blackout e un drogato voleva ciullarti portafoglio, valigia e fidanzata", continuiamo con il delicato tema dell'aviaria. Chi è il misterioso personaggio deceduto scoordinatamente nella foto? A quale sesso appartiene(valide anche risposte multiple)? I più veloci a rispondere correttamente si aggiudicheranno un'urna con le ceneri sue e del pollo + una raccolta dei peggiori successi di Tullio De Piscopo + 7,6 adesivi ufficiali del Centro Studi sulla Sfiga Alimentare. Estrazione finale il 3 Luglio 2007, tra tutti i partecipanti, con in palio un maestoso cigno che ancora non sa di essere infetto.

Non succede mica tutti i giorni



Oggi, 16 Giugno 2007, è un giorno speciale. La signora che vedete al fianco del ragazzo con lo smoking albino,con slancio, ha raggiunto l'età di _7 anni (aggiungete voi la prima cifra, dividete per 2, moltiplicate per 4,57, trovatene poi la radice quadrata e gioite infine come dei maledetti secchioni solo per averlo fatto). In giorni come questi è triste per me essere così lontano da casa, ma mi rifarò presto regalando a lei, la migliore tra tutte le mamme che abbia mai collezionato, un'overdose della mia scomoda e indesiderabile presenza. Mamma, con una melodrammaticità suggeritami da Mario Merola dall'Oltretomba, ti mando un bacio e un abbraccio più forti delle correnti dell'oceano che ci separano. Buon compleanno e auguri di milioni di giornate felici dal tuo figlio migliore (ok, forse in questo ho esagerato, ma almeno sono più alto di Claudio) e dalla sua mogliettina a stelle e strisce. Happy Birthday !!!

mercoledì 13 giugno 2007

Una nuova Tradizione

La scorsa settimana ho dedicato 2 giorni alla consacrazione solenne di una nuova tradizione. E questo dopo che mio suocero,Tony, aveva invitato me e mio cognato Todd alla sua casa al lago, per iniziare la prima di un' annuale serie di battute di pesca "solo per gli uomini della famiglia". Dopo la veglia notturna all'aperto, aromatizzata da sigari e birre, è arrivato quasi subito il risveglio mattutino(4.30 del mattino!). Così, incontrato al molo la nostra guida professionista(il tipo losco con gli occhiali da sole, nella foto) abbiamo trascorso ore ed ore a bordo del suo peschereccio, ascoltando i suoi racconti da saggio della vallata, tirando su un pesce dopo l'altro ed esplorando l'immensità del lago. Alla fine, dopo una selezione spietata, abbiamo tenuto solo metà del pescato e l'abbiamo conservato per un futuro, maestoso barbecue. Un banchetto da consumare, naturalmente, all'insegna della nostra consolidata amicizia.

martedì 12 giugno 2007

Il Vostro Lato Migliore


Alla luce dei miei quasi 32 anni d'età, passati tutti in maniera responsabile, elegante e a modo (una volta ho perfino ruttato usando un tovagliolo come filtro, per non rovinare l'appetito di nessuno) voglio darvi un consiglio di cui farete tesoro: mostrate sempre il vostro lato migliore. Fate come me, che posto questa foto per dare il benvenuto ai nuovi, incoscienti visitatori.

Day 2







Tra il lavoro e i casini vari, prosegue il mio lento ma costante sforzo per costruire il blog. Adesso, grazie a qualche piccola aggiunta, lo sento più mio. Quando avrò finito di impostare la parte grafica, i contenuti cominceranno a saltare fuori impazziti e potrò dare il via alla comunicazione selvaggia con i miei amici e conoscenti(ancora ignari del pericolo).Solo un'ultima nota prima di svanire nell'oblio: scrivere in italiano, dopo essermi trasferito da quasi 2 anni negli States, mi fa sentire bene e più vicino alla mia vera casa. E adesso è tempo di augurarvi una buona notte, che per me suona cento volte meglio di "good night". Marco

lunedì 11 giugno 2007

Una Nuova Avventura

Ed eccomi qui, ad inventare dal nulla un mio spazio personale sul web. Per adesso "Marco Talotta's World" ha l'aspetto goffo ed impacciato di una danzatrice del ventre cicciona e tanto ubriaca, ma vi prometto che, con il tempo, farete la fila per guardarle l'ombelico. In realtà, non so ancora bene come e cosa fare, ma è proprio questo il bello dell'avventura...