mercoledì 19 settembre 2007

La Marina di Milazzo

Oggi, chiudendo gli occhi, ho visto il lungomare di tutta una vita. Oggi, in quel buio, ho ritrovato la Marina piena di coriandoli, quando è Carnevale.
La Marina dei bambini che camminano sulla banchina, tenuti per mano.
La Marina dei vecchi, che siedono in pace.
La Marina dei colombi che mangiano il pane.
La Marina dello stesso uomo che vende sempre gli stessi palloni.

La Marina di ogni pomeriggio, dopo aver finito i compiti.
La Marina degli incontri.
La Marina di quando sei giovane e pensi che il mondo stia tutto lì.
La Marina in bicicletta, senza pensieri.
La Marina del primo bacio.
La Marina al mattino, quando a scuola non ci sei andato.
La Marina di quando tutti scappano sotto gli alberi, perché piove.
La Marina d’Estate, piena di mille voci e rumori.
La Marina in festa con le bancarelle, la musica e i torroni.
La Marina che si svuota a Settembre, quando iniziano le scuole.
La Marina alla sera, che ti chiama mentre sei ancora a casa.
La Marina del Sabato, prima di andare in pizzeria.
La Marina del mare in tempesta, con le onde che toccano i lampioni.
La Marina di quando cresci e ci trovi sempre la malinconia.
La Marina che ti porta spesso fino alle barche dei pescatori.
La Marina che odora forte del mare.
La Marina dei cani che riposano stanchi nelle aiuole.
La Marina di chi non sa più cosa fare e passeggia, forse per non pensare.
La Marina di quando vedi un bambino camminare sulla banchina, tenuto per mano, e pensi che una volta quel bimbo eri tu.
Oggi, da un Paese lontano, ho visto la Marina che ogni giorno è là, come fosse una persona gentile che ti aspetta sempre, con animo discreto. E nelle orecchie ho ancora il battito leggero del suo cuore mite e paziente. Un cuore grande fatto di alberi, silenzio e vecchi mattoni rossi.

venerdì 14 settembre 2007

La Mia Famiglia

C’è qualcosa che il tempo e lo spazio non potranno mai cambiare. Un prodigio che le cose del mondo lasceranno sempre intatto nella sua inesplicabile magia.
La mia Famiglia è un mistero infinitamente bello che sfugge via da ogni regola o paragone. E’ un legame vero che splende in faccia all’altra gente lasciandola abbagliata. E’ la luce di qualcuno che mi ha cresciuto con bontà immensa e amore sincero. Che mi ha donato tutto ciò che aveva senza esitare, gettandosi contro qualunque cosa potesse farmi del male. Sono loro l’onestà che la gente trova nei miei occhi, devo a loro tutti i miei sorrisi o i miei successi.
Ricordo spesso tutte le giornate al mare con la pasta al forno e le pesche, come se quegli attimi fossero ancora lì a galleggiare dentro un sogno. E le mille avventure felici del campeggio. O i viaggi a Messina tutti insieme, solo per comprare le scarpe nuove o i giubbotti per l’Inverno che arrivava. E spesso tra tante fatiche e sacrifici, facendomi contento anche quando le tasche dicevano di no.
Poi vedo Mamma che mi accompagna a Roma e segue ogni mio passo vegliando su di me. Un attimo e mi torna in mente pure l’immagine di Papà, che mi dà conforto e passa la notte sulla sedia di un ospedale, guarda me sdraiato nel letto ed io ritrovo la forza ed il coraggio per non arrendermi. Ecco che brillano forte anche tutti i momenti che ho condiviso con mio Fratello, la complicità della nostra grande amicizia. Il nostro essere diversi dagli altri perché veramente speciali, o forse pazzi.
Troppe cose a cui pensare, tante le memorie di allegria che dureranno per sempre. E prima che questa penna, che adesso scrive da oltreoceano, si fermi, sento di voler dare uno sguardo anche al futuro davanti a noi. Chiudo gli occhi e mi vedo a passeggiare con loro in Marina. E’ una bella giornata di sole e siamo uniti, come lo siamo sempre stati. Uniti e felici.
Ho scritto questa pagina per poi appenderla al muro. Meglio di un dipinto e più preziosa di un ornamento. Perché queste righe sono il respiro della nostra vita insieme. Di quella che c’è stata e di quella che verrà.
La vita straordinaria di Aldo, Maria, Marco e Claudio. La nostra Famiglia.

martedì 4 settembre 2007

I Veri Eroi

Sono eroi. E non hanno bisogno di un segnale per trovarsi o di frasi eleganti per stupire. Loro non hanno età e ridono in faccia al destino e a tutto il resto. Mille avventure, nel tempo, non li hanno mai stancati. Niente li ha fermati e sono sempre lì, pronti come il primo giorno. Come tutti i pomeriggi e le sere che hanno inventato il loro mondo insieme, mentre tutt'intorno l'altra gente e gli eventi cambiavano in fretta, per seguire i binari. Ma loro su quel treno non ci sono mai saliti. E nessuno saprà mai dove finiranno per arrivare. Forse, pensandoci, neanche loro lo sanno davvero. Ma va bene così, si dicono sottovoce. In fondo, gli eroi, la loro strada se la costruiscono da soli.