sabato 6 maggio 2017

La Mia Voce




Chiedevo sempre di avere un foglio bianco. Ero piccolo, ed ogni giorno sentivo il bisogno di disegnare, dovevo sfogare un istinto che veniva da dentro e voleva prendere vita. Spesso sedevo nel balcone di mia nonna, che dava sul porto, e lasciavo libera la matita sulla carta, mentre mi scorreva davanti lo spettacolo mai uguale delle auto in strada e le navi nell'azzurro. Sentivo il megafono dell'agenzia di sotto annunciare le partenze degli aliscafi per le isole, immaginandomi avventure meravigliose in quelle terre in mezzo al mare.  E centinaia e centinaia di fogli bianchi si animavano al tratto della mia matita, riempiti da storie, paesaggi, persone o creature. Coloravo quelle scene, e lo ricordo come fosse ieri,  con i pastelli che mia nonna teneva nella scatola di latta azzurra dei biscotti.
Poi, ben presto, cominciai a sentire  il richiamo della poesia. Cercavo di stare da solo per immergermi nel profondo di quei versi, così mi capitava di pedalare fino alla fine del molo per fermarmi lí, in quei pomeriggi sospesi, nutrendomi delle parole e suoni ben studiati di un'antologia. Mi accompagnava il suono delle navi che attraccavano e dei gabbiani che, dal cielo, scendevano per avvicinarsi a questo piccolo frammento di mondo.
 Il passaggio alla scrittura risultò necessario e mi aiutò ad acquisire una voce che non sapevo neanche di possedere. Era, e lo é anche adesso che scrivo queste righe, l'espressione semplice ed un pó ingenua di un'anima felice, circondata dall' infinita e libera bellezza di Milazzo, mio paese d'infanzia e giovinezza. Era la voce delle serate a passeggiare nella Marina, dei salti tra gli scogli, delle corse alla Panoramica in motorino, dei pranzi a mare sotto un ombrellone, delle barche che riposano stanche sulla spiaggetta di Vaccarella. É il fragore delle onde arrabbiate negli inverni al Tono ed il silenzio di un pomeriggio solitario alla Croce di Mare. 
E quando parlo, so di essere ancora quel bimbo seduto a disegnare nel balcone di fronte al porto, in quell'angolino di Sicilia che mi ha dato un'anima ed un cuore.