lunedì 25 agosto 2008
mercoledì 13 agosto 2008
Una Visione
Strani, scuri volatili macchiano le nuvole stamane.
Starnazzano, strepitano, dall’alto sembrano guardarti con occhi rossi spenti.
"Via !! –grida il vecchio dal parco, puntando contro il cielo un bastone di legno rugoso- Via dalla mia giornata di uomotristefinitosolomalatoesgarbato !!! " E gli uccelli vanno via con lentezza, graffiando l’azzurro sopra di lui solo per dispetto.
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Marco Talotta
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mercoledì, agosto 13, 2008
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venerdì 1 agosto 2008
La Statua di Luigi Rizzo
I bambini, questa mattina, girano intorno alla statua sulle loro bici, felici e senza pensieri. E una coppia di ragazzini si bacia lì di fronte, sulla panchina, esplorando l’amore.
Luigi Rizzo sta sempre lassù sul piedistallo ed aspetta l’inverno, e con esso la pioggia. Per sentir di nuovo sul viso le notti di gloria, guerra e tempesta, quando c’erano solo acqua, vento e nemici da ogni parte ed il cuore batteva forte, nelle vene il sangue si incendiava ed il coraggio di un solo uomo cambiava la storia, per sempre. E poi l’Italia, Milazzo, la gente e tutti per strada guardavano a lui con un sorriso fiero, sincero. Il sorriso che si mostra ad un eroe.
Ed “eroe” lo chiama il sindaco, di tanto in tanto, mentre legge con enfasi il suo discorso e la banda suona a perdifiato, sudando nelle divise ben stirate. Un lungo applauso, poi vanno via lasciando una corona di fiori o due. Ed il silenzio tutt’intorno.
Luigi Rizzo sta ancora lì e lascia scorrere il tempo riempiendo le giornate con i ricordi. Spesso, se osservi bene la sua statua, puoi trovarlo assorto nel pensiero della grande mareggiata del 1981. Quando neanche la grigia banchina poté separarlo dalla furia maestosa delle acque, che quel giorno travolsero tutto e l’incontrarono, per dare l’addio. E fu uomo e mare di nuovo insieme. Simbiosi mai dimenticata.

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Marco Talotta
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venerdì, agosto 01, 2008
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