La Marina di Milazzo
Oggi, chiudendo gli occhi, ho visto il lungomare di tutta una vita. Oggi, in quel buio, ho ritrovato la Marina piena di coriandoli, quando è Carnevale.
La Marina dei bambini che camminano sulla banchina, tenuti per mano.
La Marina dei vecchi, che siedono in pace.
La Marina dei colombi che mangiano il pane.
La Marina dello stesso uomo che vende sempre gli stessi palloni.
La Marina di ogni pomeriggio, dopo aver finito i compiti.
La Marina degli incontri.
La Marina di quando sei giovane e pensi che il mondo stia tutto lì.
La Marina in bicicletta, senza pensieri.
La Marina del primo bacio.
La Marina al mattino, quando a scuola non ci sei andato.
La Marina di quando tutti scappano sotto gli alberi, perché piove.
La Marina d’Estate, piena di mille voci e rumori.
La Marina in festa con le bancarelle, la musica e i torroni.
La Marina che si svuota a Settembre, quando iniziano le scuole.
La Marina alla sera, che ti chiama mentre sei ancora a casa.
La Marina del Sabato, prima di andare in pizzeria.
La Marina del mare in tempesta, con le onde che toccano i lampioni.
La Marina di quando cresci e ci trovi sempre la malinconia.
La Marina che ti porta spesso fino alle barche dei pescatori.
La Marina che odora forte del mare.
La Marina dei cani che riposano stanchi nelle aiuole.
La Marina di chi non sa più cosa fare e passeggia, forse per non pensare.
La Marina di quando vedi un bambino camminare sulla banchina, tenuto per mano, e pensi che una volta quel bimbo eri tu.
Oggi, da un Paese lontano, ho visto la Marina che ogni giorno è là, come fosse una persona gentile che ti aspetta sempre, con animo discreto. E nelle orecchie ho ancora il battito leggero del suo cuore mite e paziente. Un cuore grande fatto di alberi, silenzio e vecchi mattoni rossi.