Quella Bottega
C'era una piccola
bottega, a pochi passi dalla casa della mia giovinezza, e la trovo ancora oggi
ad accogliermi come un navigante sperduto. É un negozietto familiare, di quelli
di una volta, che adesso trema davanti ai nuovi colossi della concorrenza. La signora,
invecchiata appena un pò, é seduta accanto al banco frigorifero per cercarne
frescura, ed i suoi occhi pensierosi si accendono solo quando mi vede. Sono
l'unico cliente, ma per me lei ha un sorriso onesto e bellissimo. Mi abbraccia,
chiamandomi per nome, e dice che non sono nè piú magro nè piú grasso di prima.
Lei mi vede sempre uguale, come quando indossavo il grembiule e facevo la fila
col fratellino, tutte le mattine prima di scuola. Prendevamo uno dei suoi
panini al burro con la mortadella, cosí oggi le chiedo la stessa cosa. Noto che
il bancone dei salumi e la cassa sono gli stessi di trenta anni fa, ma
l'aspetto generale é molto piú spoglio.
Assaggio il panino ed il sapore é esattamente lo stesso di sempre, di
una bontá e freschezza impossibile da raccontare. La signora si muove tra le
casse di pomodori grossi e dolci, raccolti nella sua campagna. Osservo provole,
formaggi e salami mentre lei parla, mentre mi racconta dei nipotini e
di ogni cosa positiva del suo piccolo mondo. La forza della sua semplicitá
m'incanta, mi scuote come fossi ancora un bambino che non ha imparato molto.
Vorrei dirle che grazie a lei oggi mi sento piú vivo, ma la saluto soltanto e
le prometto che passeró ancora, prima della fine della mia vacanza. Torno verso
casa dei miei genitori, seguendo quel marciapiede cosí familiare, e mi rendo
conto che le cose vere, quelle che ti fanno battere il cuore, che ti rimangono
dentro, sono le piú piccole. E che quelle, anche se tutto attorno sembra
crollare, non cambiano mai.