domenica 3 maggio 2009

Marco Tornerà

Ogni giorno mi sveglio con un peso sul cuore, quando apro gli occhi e non trovo il mare. Quando fuori sul marciapiede le persone non parlano la mia lingua ed ogni cosa sembra grigia senza il sole. Così dall’America penso alla mia gente, lontana.
Madre, padre, fratello, amici di tutta una vita, io vi vedo sbiaditi dietro una finestra che non riesco ad aprire. E le ore, i giorni, le settimane, pian piano diventano anni.
Ho lasciato tutto alle spalle, spesso mi sembra anche di aver abbandonato per sempre la giovinezza. E l’unico conforto, consolazione dolceamara, sono i ricordi di un tempo e di un luogo a me cari. Così la primavera, questo inizio di Maggio, mi portano a pensare a quelle mattine quando mia madre preparava i panini con pomodoro e cotoletta, e gli amici suonavano al campanello di casa. Ci trovavamo tutti in Marina con macchine, scooter, radio, zaini e palloni. Poi si partiva per una lunga giornata di pic-nic, giochi, scherzi, corse tra gli ulivi e risate in compagnia. E tra musica, birra e qualche sigaretta, sbocciavano e appassivano amori di un’adolescenza che avrebbe segnato, profondamente, le nostre vite. Ricordo che quelli erano i giorni in cui indossavamo la prima maglietta con le maniche corte, e qualche coraggioso si tuffava a mare per inaugurare la stagione dei bagni. A quel punto l’estate siciliana, il periodo più atteso da ognuno di noi, si faceva sempre più vicina. Finalmente mettevo a punto il motorino, risvegliandolo dal forzato letargo invernale, e guidavo senza pensieri verso il Capo della città, passando dalla strada Panoramica e godendomi ogni istante del percorso. Era una sensazione di felicità semplice e bellissima. Adesso che ci penso non credo che ci sia niente di meglio a cui aspirare.
Oggi, 3 Maggio 2009, sono qui, oltre quest’oceano che mi separa da tutto, e penso alle mie passeggiate solitarie al cimitero di Milazzo, solo per assorbire quel silenzio. Ricordo l’odore pungente dei fiori che appassivano nei vasi e le foto sulle tombe che alimentavano la mia immaginazione. Ogni lapide aveva una storia, nella calura di quei pomeriggi pensierosi, e al mio cammino tutto restava immobile ed eterno, sospeso nell’ immutabilità di quel luogo. Sospeso come le volte che lasciavo casa dopo pranzo, in sella alla mia nuova bici da corsa rossa, e pedalavo verso il porto per guardare le navi da vicino, per sentire l’odore delle onde che carezzavano il molo. Sbirciavo dentro il secchio dei pescatori con curiosità, mentre gli aliscafi tornavano uno ad uno dalle isole, ed il pensiero dei compiti di scuola si faceva sempre più pressante.
A volte passavo ore ed ore alla Croce di Mare, senza che nessuno sapesse che ero lì. Mi perdevo in quell’angolo di mondo, seduto sulla carcassa di una barca o arrampicandomi tra le rocce per contemplare i fondali, attraverso il verde-azzurro di quelle acque trasparenti.
Un pomeriggio estivo dei miei quindici anni, quando la scuola era appena finita, mi ritrovai in spiaggia con gli amici, travolto dall’allegria spensierata della gioventù e pensai –lo giuro- che quel momento nel tempo fosse perfetto. Non avrei mai voluto che niente e nessuno me lo portasse via o ne cambiasse anche una minima parte. E quell’istante, dopo 17 anni, lo puoi trovare ancora sul mio viso.
Perché c’è una sola vita, una sola storia per un uomo. E la mia sta tutta lì.
Apro la porta del mio appartamento a Washington ed esco fuori, portando nel petto queste vecchie emozioni siciliane, che nessuno per strada può davvero capire. Ed in cuor mio so, lo sento, che un giorno tornerò.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Marco ancora una volta riesci a commuovermi, Io so che quello che hai scritto e' dettato da sentimenti forti, veri e sentiti.
Purtroppo per me e' troppo tardi, ma a te carissimo amico te lo auguro con tutto il cuore. "Marco Tornera'" sara' il regalo piu' grande per la tua mamma, per il tuo Papa' e tuo fratello, la lontananza e la nostalgia putroppo colpiscono ambedue le sponde dell'oceano. Intanto pensiamo all'immediato presente, tra due mesi saremo tutti a Milazzo e non vedo l'ora. Io ci penso spesso ed ho anche scritto una poesia intitolata appunto "Ritorno a Milazzo" La includo perche' sono certo ti fara' piacere:

Ritorno al mio paese,
apro gli occhi, il cuore
la mente e tutti i sensi
ad un incantevole splendore:
Il mare che rotola sulla sabbia,
l'aria calda che odora di sale
edil sole che si bagna tra le isole
mentre tramonta all'orizzonte.
Il suono delle campane
ricorda di giornate di festa
e le palme della marina
di incontri, di fatti e di cose
sbiadite nel tempo che passa:
Il mare del primo bagno,
il primo giorno di scuola,
il campetto del primo calcio,
la timidezza del primo ballo,
la tenerezza del primo bacio.
L'ultimo tramonto ed il lungo
viaggio,
la lontananza e la nostalgia,
l'emozione di una poesia.
Gli occhi umidi di un vecchio ragazzo
che ancora oggi guarda e sussurra:
quanto sei bella Milazzo.

Ciao Marco, a presto.
Lo zio d'America

Marco Talotta ha detto...

Grazie Zio,
per seguire sempre il blog fedelmente e soprattutto per la poesia.Non vedo l'ora di essere a Milazzo e passeggiare con te: se ci penso mi sembra assurdo!!
Un abbraccio da Marco

Sergio ha detto...

Come faccio a non commuovermi anche io?!
Sarò un pò meno lontano di te da Milazzo, ma come te la porto sempre nel cuore, e quando la gente mi chiede di dove sono io rispondo con orgoglio; "Milazzo", anche se so che molto probabilemente non hanno neanche la benchè minima idea di dove si trovi.
Il problema è che più si cerca di trovare fuori da casa il mondo e la vita che ci si è lasciati, più ti rendi conto quanto siano speciali.
Trascorro mesi fuori casa sempre col pensiero di ritornare a Milazzo e poi quando la abbandono tra me e me dico:"adesso mancano 90 gironi per ritornarci" ed inizia di nuovo il conto alla rovescia, un continuo conto alla rovescia.

Stupende le tue parole Marco.

Un saluto.

Sergio.

Marco Talotta ha detto...

Grazie ancora una volta, Sergio!
E sappi che controllo sempre il tuo spazio fotografico sul web, affamato di qualche nuovo scatto su Milazzo. Spero ci si veda almeno nella seconda meta' di Luglio....

gioel ha detto...

ohhh marco...
dai che tra poco andremo a mare assieme!
sono curioso di vedere quale strano gadget porterai questa volta!
gioel

Sergio ha detto...

Ciao Marco, probabilmente lo saprai ma ho visto che su internet c'è una webcam di Milazzo puntata sul porto in tempo reale :D. Se ti può interessare questo è il link: http://www.meteoindiretta.it/scheda_webcam.php?id_webcam=2009.

Ci sentiamo. Ciao ciao.